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100 km del Passatore: corsa di fatica e di gioia

L'ultimo sabato di maggio si svolge l'ultramaratona che da Firenze raggiungerà Faenza, attraversando il ripido Appennino, nota quest'anno come Le vie del Sangiovese

È la corsa podistica per eccellenza dal 1973: non c'è runner che non sogni la 100 km del Passatore, sia per la fatica che per portarla a termine. E chi l'ha fatta è diventato immediatamente un mito per tutto: "Quando ho svalicato..." indulgono in racconti i partecipanti, per spiegare le emozioni, la spinta interiore e la voglia di arrivare. La corsa è durissima perché parte da Firenze e arrivaa Faenza, cento chilometri più in là, e già questo non è poco, ma nel mezzo ci sono gli Appennini, col gran dispendio di energia per salirli sino al valico per poi fare attenzione alla discesa sino a Faenza, per evitare danni muscolari.

Di solito i runners si cambiano almeno tre volte durante il percorso, facendo affidamento a qualche assistenza. Bevono almeno dieci litri di acqua o liquidi integratori, che gli allenatori, spesso le mogli o gli amici, sollecitamente gli porgono. Ed arrivano stravolti, col ghigno del vincitore stampato sulla bocca: l’ultimo cambio viene a qualche chilometro dal nastro d’arrivo per presentarsi in pompa magna alla foto di rito, foto che avrà un posto d’onore tra tutte le altre.

La partenza della 100 km del Passatore è fissata in Piazza Duomo a Firenze per l'ultimo sabato di maggio , nel primo pomeriggio, ore 15:00 circa, e tutti i concorrenti devono terminare la corsa almeno in venti ore, segno che dovranno passare la notte a correre, senza sosta, illuminati dai fari a led che montano in testa. La più famosa ultramaratona d’Italia, che decreta nel vincitore un vero campione, di sicuro di interesse nazionale, è partecipata anche da tantissimi stranieri perché la fama è travalicata al di là delle Alpi. C’è anche chi la partecipa avendo come obiettivo quello di arrivare in Piazza del Popolo a Faenza: è comunque un grande runner. E di sicuro terminerà a braccia alzate e spesso bacerà anche l’arrivo.

Una sponsorizzazione, utile e necessaria, ha aggiunto un pezzo di nome nuovo alla Cento: dal 2018 si chiama "Le vie del Sangiovese", ma difficilmente rimarrà questo nome nel ricordo dei runners, per tutti sarà la "cento del Passatore".

Qualche numero, allora, in attesa delle prossime edizioni: sono risultati oltre 3060 gli atleti iscritti per la 100 Km del Passatore 2018. Le donne sono state 480 e 1350 esordienti. I toscani sono "accorsi in massa", ben 406, dei quali oltre 185 fiorentini, mentre gli emiliano - romagnoli sono stati a 560. Quelli faentini 150, anche questo un record. Cinquanta atleti sono arrivati da ventisei nazioni straniere.

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