Il territorio

A poca distanza da Faenza troviamo Ravenna, cuore pulsante dell'Emilia-Romagna

La città di Ravenna è assai nota per il suo alto potenziale culturale, con un territorio disseminato di ricchezze: ecco cosa vedere a Ravenna

Città più importante dell'Emilia Romagna, Ravenna regala preziose testimonianze della sua lunga storia che l'ha vista per tre volte capitale: prima dell'Impero Romano d'Occidente, poi del Regno degli Ostrogoti e per ultimo dell'Esecrato Bizantino.
Com'è logico intuire da parte di coloro che non hanno mai avuto modo di visitarla, Ravenna ha un notevolissimo patrimonio architettonico ed artistico di tutto rilievo, che motiva un soggiorno per poterlo conoscere.

Vediamo quali sono i luoghi che la caratterizzano.

Non si può che partire dalla Basilica di San Vitale che è uno tra i monumenti più importanti dello stile artistico paleocristiano. Fu il Cardinale Ecclesio nel 535, a volerne la costruzione ma fu terminata solo dopo 14 anni con l'aiuto di un banchiere ravennate. La chiesa presenta una pianta ottagonale dov'è possibile riconoscere elementi stilistici riconducibili sia alla tradizione orientale che a quella occidentale. Notevoli i mosaici che narrano le origini del Cristianesimo e il curioso labirinto che si trova sul pavimento vicino all'altare contrassegnato da piccole frecce che, seguendole, conducono al centro della basilica e che simboleggiano un percorso di purificazione. 

Appena fuori della basilica si trova il Mausoleo di Galla Placida, sorella dell'imperatore Onorio, vissuta tra il IV e V secolo d.C. Pur essendo un monumento funebre di notevole bellezza arricchito da bellissimi mosaici, non custodì mai Galla Placida che fu seppellita a Roma. Altra importante testimonianza delle origini del culto cattolico è il Battistero degli Ariani dove è possibile ammirare la decorazione mosaicata della cupola che raffigura gli apostoli che omaggiano il Cristo secondo la teoria di quell'Arianesimo voluto da Teodorico. E, a proposito di questo imperatore, non può mancare una visita al Mausoleo di Teodorico, risalente al 520 e formato interamente in blocchi di pietra d'Istria che lo diversifica da tutti gli altri monumenti presenti in città. Notevole la poderosa presenza dove non sfugge il tetto costituito da un unico monolite a forma di cupola dal peso di ben 300 tonnellate e da un diametro di undici metri. 

Altra irrinunciabile visita è quella che riguarda la basilica di Sant’Apollinare in Classe che, seppur ubicata ad una decina di chilometri dal centro di Ravenna, è il più maestoso esempio di basilica paleocristiana dove, i mosaici custoditi al suo interno, rappresentano la lotta a quell'arianesimo del Regno dei Goti successivamente sconfitto da Giustiniano. Chi ha modo di recarsi nella piccola chiesa di Santa Eufemia potrà ammirare la Domus dei Tappeti di Pietra, che si trova nei suoi sotterranei e formata da 14 sale pavimentate con marmi ed arricchite con mosaici risalenti al V e VI secolo. 

Ultima tappa di questo itinerario ravennate è la Tomba di Dante, un piccolo tempietto dove riposano le ossa del sommo poeta che proprio a Ravenna morì nel 1321 e che fu costruito alla fine del Settecento in stile neoclassico: al suo interno si trova una lampada votiva che, fin dal Settecento, è sempre accesa.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.