Arte, cultura, tradizioni e storia

Faenza e la Romagna

Breve storia di Faenza e della regione storica, linguistica e geografica della Romagna

Posta ai piedi dei primi contrafforti dell'Appennino faentino, esattamente tra Imola e Forlì, la romagnolaFaenza è conosciuta e apprezzata per essere un centro di produzione di ceramica fin dal Medioevo.

Chi desidera approfondire la storia di questa deliziosa cittadina, deve risalire fino al nebuloso panorama mitologico dove, i primi coloni provenienti dall'Attica che gettarono l'ancora delle loro navi in questa parte dell'Adriatico e che fondarono Ravenna, continuarono la loro esplorazione del territorio ponendo le loro basi anche in quello che fu l'insediamento di Foentia.
Tralasciando le leggende e le varie narrazioni connesse, quel che è certo è il fatto che Faenza fu un importante centro mercantile sotto i celti e gli etruschi che sfruttarono i favori della sua posizione e, soprattutto, dal crocicchio di vie che si formava dal fiume Lamone e dalla via salaria (da non confondere con la strada consolare che parte da Roma per giungere a Porto d'Ascoli) che permetteva il trasporto del sale in Etruria e in Campania: via, questa, che sotto i Romani fu denominata Aemilia.

Nel II secolo a.C. l'insediamento divenne una colonia romana a seguito della sua conquista proprio da parte di Roma che lo nominò Faventia ("favorita dagli Dei") e che ebbe un rapido sviluppo attraverso la produzione tessile, quella della ceramica e l'agricoltura.
Il territorio fu anche teatro nell'82 a.C. di una delle più cruente guerre civili della repubblica romana tra Cecilio Metello e Gneo Papirio Carbone.
Dopo un periodo di totale normalità, decadde nel II secolo d.C. ed è ricordata per un'altra sanguinosa battaglia che si consumò nel 542 tra l'esercito ostrogoto di Totila e i Bizantini che ne uscirono sconfitti.
Nei dintorni, dopo il fiume Lamone, Borgo Durbecco è un motivo di richiamo per turisti in cerca di atmosfere particolari. Borgo Durbecco risale all'anno Mille e sono meritevoli di una visita la chiesa della Santissima Annunziata, la porta delle Chiavi, la chiesa della Commenda e la chiesa di Sant'Antonio.
Interessanti da visitare sono il Parco Carsico della grotta Tanaccia e il Parco Naturale Carné dove è attrezzata un'area verde che ospita anche il centro visite.
Appassionati di Nordic Walking possono sfruttare un percorso che si snoda da Croce San Daniele fino a Cà Malanca, regalando uno scenario composto da boschi e da ruderi di fortificazioni medioevali.

Faenza presenta un territorio prevalentemente agricolo dove, tra le dolci colline coltivate a vigneto possono scoprirsi le tracce della centuriazione di epoca romana. Nel pieno del territorio della Romagna.
Il termine "Romagna" è derivante dal tardo latino Romània ed è databile al VI secolo quando l'Italia fu suddivisa tra longobardi e l'impero Romano d'Oriente e, quindi con quel termine, si andava a indicare "mondo romano". Con la formazione dell'Esarcato d'Italia, la parola mutò il suo significato assumendo un'accezione geografica che indicava solo quello specifico territorio.
Si tende a identificare come "Romagna" quasi sempre il solo territorio della riviera che si affaccia sull'Adriatico ma l'area della stessa, annovera anche quell'entroterra che mantiene immutate tradizioni e rituali che appartengono allo stesso denominatore comune.

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