Il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza ospita le opere di Galileo Chini

Una mostra di grande qualità è stata da poco inaugurata a Faenza ed è quella allestita per celebrare un genio italiano dell’arte, Galileo Chini, il quale, pur essendo fiorentino purosangue, è divenuto per certi versi anche cittadino di Faenza, prima per averla a lungo frequentata e poi per aver magistralmente usato la ceramica, così importante per i faentini. Insomma, il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza (MIC) lo ha omaggiato di una mostra per fare vedere le sue opere, quelle, come dice il titolo, "liberty e déco”. I centocinquanta pezzi su cui si basa l’impianto espositivo raccontano fedelmente il percorso creativo dell’artista che aveva fatto della ceramica il proprio elemento in un periodo particolare della sua vita artistica. Così questo è davvero diventato un evento importante per la Città della Ceramica, il cui Museo è sempre alla ricerca, riuscendovi quasi sempre, di elementi di stimolo per studiare la ceramica giustappunto, insieme alla storia della città. Una delle cose che più affascina e che è possibile solo con la tecnologia odierna, è la "rete” di città, che sono state coinvolte nell’evento: Salsomaggiore, Castrocaro, Borgo San Lorenzo, Montecatini Terme. Di fatto l’opera di Chini si snoderà attraverso l’immateriale rete informatica per accrescere la sua conoscenza, la sua fama...e con lui anche Faenza e la ceramica. La mostra sarà aperta sino alla metà del prossimo maggio.

Per maggiori informazioni: https://www.micfaenza.org/event/galileo-chini/