Arte, cultura, tradizioni e storia

Faenza da città dell'Impero Romano a punta di diamante contemporanea

Chi vuole conoscere la storia di Faenza, può fare un salto all'indietro nel tempo allorquando gli antichi romani si insediarono in questo territorio considerato strategico. Questa cittadina d’arte divenne famosa a partire dal medioevo per le sue ceramiche che tante botteghe artigiane producevano, lavorando mirabilmente una ceramica di squisita fattura.

Faenza cominciò a svilupparsi intorno alla metà del I secolo d.C. sia grazie all’agricoltura che alla lavorazione di laterizi e di ceramica. Dopo la caduta dell’impero romano, la cittadina vide un momento di decadenza dalla quale si riprese a partire dall’VIII secolo ma fu solo nell’anno Mille e ancor più tardi nell’epoca dei Comuni, che vide brillare la sua stella sotto la signoria dei Manfredi.

A metà del Quattrocento, Carlo II decise di realizzare un totale rinnovamento urbanistico del centro della città che è ancora visibile ai giorni nostri. Dopo un breve periodo sotto la Serenissima, la città passò sotto lo Stato della Chiesa fino all’unità d’Italia. Le radici della città sono riconducibili alla preistoria ma un vero e proprio agglomerato urbano è dovuto ai romani che, costruendo la via Aemilia nel 187 a.C., perfezionarono questo centro al quale diedero il nome di Faventia: l’immediata evoluzione della cittadina implicò la centuriazione del territorio e la struttura rimase in essere quasi totalmente anche durante il periodo medioevale con tanto di cardi e decumani.

Lo sviluppo romano che vide la realizzazione di ricche case padronali si arrestò nel II secolo seguendo l’involuzione dell’impero anche se, la vicinanza con Ravenna, alleviò il più possibile la decadenza che però continuò inesorabile fino ad acuirsi durante l’epoca bizantina. Di quel periodo è possibile ancor oggi ammirare la chiesa di Santa Maria ad Nives (la più antica basilica cristiana della città) e la cripta della chiesa di SS.Ippolito e Lorenzo. Faenza riprese a consolidarsi grazie ad una cerchia fortificata che rimase in essere dall’epoca della sua costruzione (VIII secolo) fino al medioevo (XIII) e, durante questo periodo furono costruiti il campanile ottagonale a fianco della basilica, la Pieve di San Pietro ed il nucleo di quello che diverrà Borgo Durbecco.

La storia di Faenza è legata a doppio filo a tutte le opere realizzate durante lo scorrere dei secoli che sono la migliore testimonianza di periodi di splendore alternati ad altri di totale normalità e che videro l’edificazione di palazzi nobiliari, palazzi del potere e opere religiose. San Bartolomeo, la chiesa di S.Maria Maddalena, il chiostro del Monastero di San Giovanni Battista, la chiesa di San Francesco, il Palazzo del Podestà, il ponte delle Torri, la Torre dell’Orologio, Palazzo della Signoria, la Libreria Manfrediana, S.Stefano Vetere, il Loggiato degli Orefici, la Fontana Pubblica, palazzo Mazzolani, palazzo Milzetti e palazzo Ferniani.

Faenza ha saputo rinnovarsi costantemente e oggi tutto questo può essere ammirato in quell’unicum urbano che la caratterizza e che ha saputo mantenere quella geometrica matrice realizzata dai romani quando la città si chiamava Faventia.

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