Il territorio

L'antica via Aemilia: comunicazione e commercio sin dall'antichità

L’Emilia ha un rapporto viscerale con la strada che porta il suo nome e che rappresentava l’asse di collegamento tra il mare Adriatico e il guado del Po. La vecchia via Aemilia è l’unica strada che è passata indenne tra i millenni senza perdere quel denominatore comune che era (ed è tutt’oggi) l’unire genti differenti che avevano questo indissolubile cordone ombelicale. Questo valore fu annotato anche dal poeta Marziale che aveva scoperto questo legame esistente tra la strada ed il territorio che attraversava. 

E’ possibile affermare che l’Emilia ha composto un patchwork di tradizioni differenti riunite sotto il suo tracciato che ha aggregato le popolazioni dell’area Cispadana fin dal 187 a.C. quando, sotto il console Marco Emilio Lepido, fu costruita questa via che ha unito tutta la regione e che ha consolidato la posizione dei romani nella Gallia Cisalpina. Da quel momento in poi la condizione della colonie romane in Emilia Romagna inizia uno sviluppo progressivo che non si è mai arrestato grazie alla facilità di comunicazione che la strada consentiva tra Piacenza e Rimini passando per Bologna, Modena, Parma e Reggio Emilia. 

Il fiorire di uno sviluppo commerciale ha originato la nascita di altri agglomerati urbani oggi conosciuti come Cesena, Forlimpopoli, Forlì, Faenza ed Imola. Appunto su questa importante direttrice, a metà strada tra Rimini – distante 65 chilometri - e Bologna – lontana 50 chilometri - tra il mare Adriatico e le colline, sorge Faenza

Sin dalla sua origine Faenza è stata un centro di lavorazione della ceramica e della maiolica (in molte lingue europee il termine ‘Faiance’ è sinonimo di ‘maiolica’) il cui splendore è stato raggiunto nel primo Medioevo. E’ dal XII secolo che Faenza ha cavalcato il successo di città produttrice di ceramiche artistiche di alto livello che è giunta al suo massimo splendore durante il Rinascimento. La tradizione tramandata fedelmente nel tempo, ha permesso a Faenza di restare un polo significativo della lavorazione della ceramica; attività, questa, che prosegue nelle tante botteghe artigianali presenti in città ma anche di realtà industriali che osservano il rigoroso disciplinare che questa arte impone. 

Si evince in tanti palazzi nobiliari presenti nel centro storico e nel tessuto urbano, quanto la ceramica abbia condizionato la vita di Faenza dove ci sono scuole d’arte appositamente dedicate al suo studio e da dove escono i futuri artigiani capaci di creare oggetti e suppellettili di raro splendore che godranno di un marchio certificato che ne attesta l’autenticità e la provenienza. Il visitatore potrà dedicarsi allo shopping di ceramiche e maioliche entrando in uno dei tanti negozi e laboratori che vendono e realizzano pregevoli opere destinate a restare preziose nel corso del tempo: piatti, boccali, zuppiere, albarelli ed altri oggetti sono facilmente acquistabili per se stessi o per fare un regalo di classe che ricordi Faenza e la bellezza del suo territorio.

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