Il Carnevale di San Lazzaro a Faenza
Oltre ad avere musiche, balli, maschere e sfilate di carri allegorici, la Festa di S. Lazzaro in Borgo si è dotata di alcune azioni umanitarie frutto della tradizione di questo territorio. Inoltre, a differenza degli eventi carnevaleschi tradizionali, si svolge nella seconda domenica che precede la Pasqua
L'origine del termine Carnevale, anche se non è storicamente accertato, probabilmente deriva da un detto toscano antico che era quello di ‘carne levare’, ossia la tradizione che rispetta la Pasqua dove il giorno precedente la Quaresima è proibito mangiare carne. A questo antico rituale si sono in seguito aggiunti altri costumi popolari che in inverno, per via del clima, non si possono praticare all’aperto come le manifestazioni conviviali del quale la mascherata carnascialesca appartiene a pieno titolo.
Il Carnevale di San Lazzaro a Faenza, meglio noto come Festa di S. Lazzaro in Borgo, è più o meno identico a quelli classici dove sono previste sfilate di carri, intrattenimenti di varia natura e giochi ma resta fedele al valore storico che si basa sull'idea di volontariato e solidarietà. Per questo, il carnevale di San Lazzaro impegna le scuole di Borgo Durbecco dove alunni e loro genitori durante l’inverno realizzano i carri allegorici recuperando i materiali necessari.
Ovviamente, il risultato che si evidenzia durante la festa, che a differenza degli eventi carnevaleschi 'tradizionali' si svolge 2 settimane prima della Pasqua, di domenica, da adito a tutti i volontari di lasciar esplodere tutta la loro felicità che ben si coniuga con l'allegria che è il denominatore comune che domina l’evento. C’è una sostanziale differenza che intercorre tra i moderni carnevali e quello di San Lazzaro perché, mentre i primi si limitano ad essere dei gioiosi momenti all'insegna di una evasione che si rivela necessaria dopo aver trascorso un inverno grigio e statico, quello della Festa di San Lazzaro in Borgo aggiunge dei valori che si rifanno a tradizioni di carattere umanitario.
Se volete sapere la ragione, questa trae origine da quanto avveniva nell’antichità allorquando ogni seconda domenica che precede la Pasqua, i cittadini di Faenza erano soliti andare al Lazzaretto sulla via Emilia, affianco alla chiesa di San Lazzaro dove si trovavano ricoverati i lebbrosi, per portare la loro solidarietà insieme a dei piccoli doni rappresentati da tortelli dolci – tipici del faentino - e dalla sapa (un vino prodotto con una speciale lavorazione il cui procedimento viene tramandato di generazione in generazione). Era un gesto pieno di umanità nei confronti di tutte le persone sofferenti che, almeno per un giorno, vivevano un momento di distrazione che generava una parentesi serena all’interno della loro dolorosa esistenza.
È proprio nel nome di questo messaggio che gli organizzatori del Carnevale di San Lazzaro di Faenza e che vedono in primis il Comitato che porta il suo nome seguito dall’Amministrazione Comunale ed altre realtà del territorio, attuano sinergicamente ogni sforzo per permettere ogni anno la realizzazione di questa manifestazione di popolo che attrae faentini e turisti.
Nel sabato precedente si svolge il Carnevale dei Bambini.
Info e contatti
Per maggio informazioni sulla Festa di San Lazzaro in Borgo - Carnevale di San Lazzaro a Faenza (Ravenna, Emilia-Romagna):
- sito internet del Rione Borgo Durbecco borgodurbecco.it;
- pagina Facebook Borgo Durbecco.