Enogastronomia

Il Sangiovese di Romagna DOC: sapore e gusto per la tua tavola di qualità

Il Sanzve's, come dicono in Romagna o Sangiovese com’è normalmente conosciuto, è un vino dalle origini remote. E' nel Seicento, infatti, che se ne parla per la prima volta quando, papa Leone XII partecipò ad un banchetto in suo onore consumato nel Monastero dei Frati Cappuccini a Santarcangelo di Romagna. La storia narra che durante il pasto, fu servito un vino prodotto in loco dagli stessi frati e Leone XII, conquistato dalla sua bontà, chiese quale fosse il suo nome. Un frate, dimostrando una certa fantasia, rispose sul momento dicendo che il vino si chiamava ‘Sanguis di Jovis’ (sangue di Giove) o Sanjovese e, da allora, questo vitigno – ed il vino da esso prodotto - ha assunto questo nome. 

Il vitigno romagnolo si è poi diffuso (ed incrociato) con altri ed è un componente indispensabile per ottenere vini famosi come il Brunello di Montalcino, i vari Chianti, Il Forgiano Rosso, il Rosso Conero e altri. Il nuovo disciplinare della Denominazione di Origine Controllata prevede tre tipologie: novello, superiore, riserva. Va tenuto presente il fatto che il ‘Romagna Sangiovese’ e il ‘Romagna Sangiovese Superiore’ hanno solamente una zona di produzione che è compresa all’interno delle province di Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. 

Non tutti sanno che il novello deve prevedere almeno il 50% di vino proveniente da uve che subiscono una macerazione carbonica che assicura tutte quelle peculiarità di profumi e aromi caratteristici di un vino giovane. Diviene ‘superiore’ se le sue uve provengono esclusivamente dalla zona di produzione segnata nel disciplinare e che presentano una gradazione alcolica a partire dal 12% e che viene commercializzato a partire dal 1°aprile dell’anno successivo della lavorazione. Qualora presenti un invecchiamento di due anni, può rientrare nella categoria ‘Riserva’

Il lavoro relativo alla produzione del Sangiovese di Romagna DOC inizia con la pigiatura delle uve che restano a fermentare insieme alla vinaccia. Dopo questa operazione, avviene la svinatura dove vengono separate le bucce e i vinaccioli dal mosto/vino e, successivamente, subisce più volta il processo di travasamento che si rende necessario per eliminare eventuali grumi, prima di passare all’affinamento e al periodo di invecchiamento. Trascorsi i termini temporali previsti, il vino – dopo essere stato stabilizzato - viene imbottigliato. 

Le caratteristiche del Sangiovese DOC sono riassumibili nel suo colore rosso rubino con virature al viola, nel profumo vinoso, dall’armonico sapore dove si evince un retrogusto amarognolo e lievemente tannico. Risulta essere ideale per accompagnare antipasti a base di salumi, carni rosse, arrosti e grigliate,nonché primi di pasta e formaggi stagionati dal sapore intenso. La versione Superiore si coniuga meglio come cacciagione, brasato, faraona. Va servito a temperatura cantina. 

Il Sangiovese è il simbolo dell’Ente Tutela Vini di Romagna, un consorzio di produttori nato nel 1967.

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