Enogastronomia

Trebbiano: il vitigno a bacca bianca coltivato in Emilia-Romagna

Il vitigno a bacca bianca più coltivato in Emilia Romagna è il Trebbiano. Lo si deve non solo alle sue capacità di alta produttività e di resistenza ai parassiti, ma anche dalla sua versatilità che compre sia la produzione di vini bianchi fermi, vini di spumanti e la distillazione di brandy. In Emilia Romagna, il vitigno del Trebbiano risulta fondamentale per un’ampia panoramica di vini bianchi DOC fermi e frizzati, amabili e secchi. 

Il vitigno del Trebbiano arriva in Italia dall’est del bacino del Mediterraneo nel Medioevo e la sua storia è documentata già nel Trecento dove un certo Pier de’ Crescenzi parla di un’uva chiamata ‘Tribiana’ e che, nel 1973 ha permesso al vino Trebbiano di Romagna di guadagnare la DOC. Eppure pare che la storia di questo vino sia ancor più remota dal momento che anche Plinio il Vecchio disse di aver sorseggiato il Vinum Trebulanum che incluse nella sua opera Naturalis Historia, facendolo risalire all’epoca etrusca. 

Quel che appare certo che, il Trebbiano DOC si rivela particolarmente adatto ad ogni tipo di pasto: dalla informale piadina consumata al volo al bar, ad un pranzo a base di pesce che impone un vino bianco da degustare ad una temperatura di 8° fino ad essere anche un aperitivo di tutto rispetto. Le varianti che lo caratterizzano come spumante o anche frizzante, impongono lo sfruttamento delle uve di questo vitigno almeno all’85% mentre, al di sotto di questa soglia rimane un buon vino da tavola che regala un sapore sapido e secco che esplode nel palato tutto il suo aroma. 

Il disciplinare della DOC ha determinato come zone di produzione di questo vitigno, 10 comuni nella provincia di Bologna, 18 comune nella provincia di Forlì-Cesena, 14 comuni nella provincia di Ravenna e 19 comuni nella provincia di Rimini: in ogni caso, la produzione massima di uva per ettaro deve essere al massimo di 14 tonnellate l’anno. 

Il Trebbiano DOC, non può essere definito come prodotto di altissima qualità ma la sua sincerità, la versatilità, la gradevolezza e, infine, la sua storia lo rendono tra i vini più diffusi in Emilia Romagna che rappresenta per via della sua schiettezza ed amabilità. Queste caratteristiche lo promuovono a pieni voti per essere un prodotto che merita di rappresentare lo spirito romagnolo che, senza clamori o appartenenze a mode passeggere, è cordiale, semplice e genuino: quanto basta per essere apprezzato anche al di fuori dei confini regionali e conquistare consumatori da ogni parte del mondo.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.