Raffaele Bendandi: un faentino convinto di poter prevedere i terremoti
L’Italia è purtroppo anche terra dove i sismi sono presenti da sempre. Oltre a causare danni e tragedie, i terremoti possono suscitare anche il loro fascino e di questo ne fu colpito Raffaele Bendandi, un faentino nato alla fine dell’Ottocento che fin da tenera età manifestò una rara passione proprio per i terremoti.
Se oggi, Casa Bendandi è anche un Museo e un prezioso Osservatorio Sismologico, lo si deve a questa passione che il giovane Raffaele coltivò per tutta la vita. Dopo aver compiuto la sesta elementare, iniziò a lavorare prima da un orologiaio e poi da un intagliatore di legno ma senza mai staccarsi dall’altra sua passione: studiare i grandi scopritori come Newton, Darwin, Copernico e Galileo. Con il tempo Bendandi espresse una teoria per la quale, se ci si basa sul movimento delle maree che sono sollecitate dall’attrazione lunare, altrettanto deve avvenire relativamente alla crosta terrestre che causa terremoti e bradisismo, attratte dall’attrazione con altri pianeti.
Nel suo studio ‘Un principio fondamentale dell’Universo’ uscito nel 1931, descrisse la sua scoperta a proposito del ciclo undecennale delle macchie solari. Un secondo suo studio ‘Sulle stelle variabili’ non fu mai edito ma è esibito all’interno delle bacheche del planetario. Se è vero che questo studioso poco ortodosso ai dogmi della scienza ufficiale sconvolse alcuni principi di questa, è altrettanto vero che fu ostacolato e combattuto da ben più blasonati ‘colleghi’ che lo tacitarono proibendo di fare delle previsioni. Nonostante questa forma ostativa Bendandi seguì i suoi studi annotando ogni movimento tellurico al fine di dimostrare oggettivamente la sua teoria.
Dimenticato da tutti, Raffaele Bendandi scomparve alla fine del 1979 cullando sempre la speranza che i suoi studi potessero permettere delle previsioni circa l’arrivo dei terremoti con il fine di salvare delle vite. Il suo luogo più caro fu la sua biblioteca dove conduceva i suoi studi e le sue ricerche e questo è ben testimoniato da una invidiabile collezione di oltre un migliaio di libri, bollettini di Osservatori, raccolte di articoli e giornali. I suoi appunti ed i suoi scritti originali sono conservati in una quindicina di scatole e nove cartelle e, visitando la sua casa, è possibile vedere sopra la mensola che sovrasta la porta dalla quale si accede all'Osservatorio, alcuni modellini costruiti da Bendandi quando lavorava nella Fabbrica del Giocattolo tra il 1940 e il 1950, per potersi mantenere.
Il suo studio verificò i dati che a partire dal 1661 fino a quelli più recenti, dimostravano il fatto che quando si erano verificati degli allineamenti planetari (Venere, Giove e Terra con Sole e Luna) si erano manifestati dei sismi di intensità differente. Scientificamente Bendandi realizzò vari parallelogrammi confermando che, conoscendo a priori la posizione di questi pianeti, sarebbe stato possibile prevedere l’arrivo dei terremoti. Inoltre, prima che Issel parlasse di bradisismo, fu lo stesso Bendanti a scoprire che l’abbassamento ed il sollevamento della crosta terrestre spesso si manifesta senza che le persone se ne rendano conto come avviene in molti parti del territorio.