Arte, cultura, tradizioni e storia

Le meraviglie di Faenza tra musei, laboratori e botteghe di ceramica

Famosa a livello internazionale per i suoi manufatti, Faenza può considerarsi la capitale italiana della ceramica artistica: è una tradizione, questa, che affonda le sue radici nel profondo del tempo ossia da quando Faenza ha incominciato a lavorare la terracotta. E’ però durante il Medioevo che la cittadina romagnola raggiunse il suo massimo splendore tanto che la maiolica qui prodotta diviene famosa in tutto il mondo sotto il nome francese di ‘Faience’, sinonimo di ceramica. 

Faenza non ha mai tradito la sua natura artistica ed ha saputo tramandare l’antica lavorazione di secolo in secolo tanto da custodire un patrimonio di immenso valore legato al mondo della ceramica. La propensione per la lavorazione della ceramica è tuttora viva in tante botteghe artigiane presenti in città dove il visitatore può vedere l’iter del processo lavorativo che avviene meticolosamente come un tempo grazie all’abilità dei mastri ceramisti e a questa cultura antica che continua il suo percorso a partire dalle scuole d’arte appositamente indirizzate verso questa specializzazione. 

Interessante, per qualsiasi amante delle belle cose, la visita del MIC – il Museo Internazionale delle Ceramiche - che raccoglie collezioni da quelle antiche fino alle contemporanee uniche al mondo: il percorso museale propone il confronto tra varie culture che spaziano da tempo a luogo e permette di ammirare esemplari provenienti dall’Estremo Oriente, dal Medio Oriente ma anche dal profondo Sudamerica. Il MIC offre anche l’occasione per ammirare alcuni capolavori rinascimentali e di artisti contemporanei come Picasso, Burri, Fontana, Chagall e Matisse. 

Un secondo imperdibile luogo da visitare è il laboratorio, ora divenuto un museo, dove operava Carlo Zauli: qui è possibile respirare tutta l’atmosfera artigianale e creativa dove realizzava le sue opere questo importante artista faentino, a partire dal suo laboratorio per proseguire verso la sala dei forni e, addirittura all’interno del deposito dove ancora si trovano sacchi di terra provenienti da ogni parte del mondo con i quali Zauli realizzava la terracotta che poi avrebbe magistralmente trasformato. 

Ma è proprio nelle tante botteghe in città che si può vivere l’emozione legata alla creatività dei ceramisti faentini che si rifanno alle antiche tradizioni gelosamente custodite nel tempo e che prevedono l’uso della terracotta e di smalti colorati ma che necessitano di una creatività che agisca da vero e proprio detonatore. Molte sono le iniziative culturali alle quali le botteghe artigiane di Faenza partecipano durante il corso dell’anno e anche molte sono le mostre mercato dove sono presenti con i loro manufatti e questa sensibilità consente a quest’arte antica di continuare la sua esistenza e di regalare creazioni destinate ad essere apprezzate nel tempo.

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