Arte, cultura, tradizioni e storia

Palazzo Ferniani di Faenza: un vanto per i cittadini fatto di tesori di inestimabile valore

Motivo di vanto per tutti i faentini è il bellissimo Palazzo Ferniani, risalente al Settecento, che è visibile camminando per via Campidori. Si tratta di un edificio costruito su di un più vecchio palazzo attiguo e voluto dai Conti Ferniani che commissionarono il progetto a Gian Battista Boschi che chiese la collaborazione di Alfonso Torreggiani. Si nota, collocata proprio nell’angolo, una bella scultura in marmo raffigurante l’Immacolata Concezione, opera di Nicola e Ottavio Toselli.

Il palazzo è caratterizzato dal balcone che sormonta il portale d’ingresso, per via dell’artistica elaborazione della sua ringhiera in ferro battuto dove non passa inosservato lo stemma nobilizio a forma di aquila sormontata da una corona: lo stemma dei Ferniani è fieramente esibito anche nei terminali dei pluviali che, in modo analogo, sono a forma di aquila. Entrando nel palazzo non si può non notare la galleria del piano nobile per via della sua lunghezza e per il fatto che questa conduce a diverse sale tra le quali, quella da ballo utilizzata per le feste, e da cui si può accedere ad una cappelletta dal pavimento costituito da formelle di ceramica decorata. Il palazzo era famoso non solo perché ospitava le tante ceramiche appartenute alla famiglia
nei secoli ma anche perché raccoglieva moltissime opere pittoriche di artisti italiani e stranieri dal XV al XVIII secolo.

Molte le personalità che furono ospitate dalla nobile famiglia a Palazzo Ferniani: agli inizi del Settecento l’esule re d’Inghilterra Giacomo III fu accolto dal Conte Gaspare III Ferniani; alla fine dello stesso secolo sia il duca Ferdinando I di Parma che l’arciduca Ferdinando d’Austria furono ospiti graditi.

La storia della famiglia è riassumibile in poche righe. I Ferniani erano originari del Modenese ed esattamente dalla zona di Frignano (da qui il nome) e i primi documenti che testimoniano le loro proprietà sono addirittura risalenti al XII secolo. Dal Duecento incominciarono ad avere incarichi politici in quel di Modena che videro Ugolino come ambasciatore dai Frignanesi ai Bolognesi; Cesare militare sotto le forze Modenesi; Tommaso, istitutore del Collegio Teologico di Bologna e, infine Cardinale. Nel Quattrocento una parte della famiglia raggiunse Brisighella dove si stabilì facendosi costruire un castello e dove cominciarono ad occuparsi della manifattura della ceramica. A metà del Seicento, AnnibalCarlo e i suoi tre fratelli, acquistarono la quinta parte del feudo di Castagnolo dai Malatesta cosa, questa, che diede modo di ottenere anche l’annesso titolo nobiliare. Il titolo fu confermato anche da papa Alessandro VII nel 1659.

L’attuale discendenza ha origine dall’unione dell’allora Conte Annibale Ferniani con Plautilia Nelli, con nozze celebrate nel 1773: nei primi anni Sessanta, si tenne nel palazzo una vendita di arredi, opere d’arte e complementi d’arredo che la famiglia mise all’asta. Stessa sorte occorse all’esteso giardino che si trovava alle spalle del palazzo e che fu in larga parte venduto per edificare un complesso residenziale.

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