I dolci tipici di Faenza: un viaggio tra dolcezza e sapori del territorio
Delizia per tutti i golosi (ma tortura per i diabetici) sono i dolci tipici di Faenza che non tradiscono affatto la bontà della gastronomia romagnola. Ecco una rapida panoramica delle specialità dolciarie che si possono trovare nelle Terre di Faenza.
Tortelli di San Lazzaro
Il giorno prima della lavorazione di questo dolce, prendete 3 etti di castagne secche che metterete a bagno in un recipiente con acqua tiepida. Il giorno dopo, andate a lessare le castagne e passatele al setaccio. All’interno di una terrina versate 150 grammi di zucchero semolato, la scorza grattugiata di mezzo limone biologico e le castagne già setacciate e miscelate il tutto fino ad ottenere un morbido composto che sarà il ripieno dei vostri tortelli.
Passate a preparare la sfoglia. Vi occorreranno 3 etti di farina 00 che impasterete con 2 uova intere, 1 etto di zucchero semolato e un poco di vino bianco secco. Una volta preparato l’impasto, stendetelo con il mattarello e, con un bicchiere o un coppa pasta, preparate dei dischi di circa 8 centimetri di diametro al cui centro, metterete un cucchiaino del ripieno che avete già pronto. Chiudete i dischi ripiegandoli a mezzaluna, sigillandoli attentamente. Nel forno preriscaldato, inserite la teglia imburrata su cui avrete deposto i tortelli e fateli cuocere per circa 30 minuti. Quando pronti, potete spolverarli con dello zucchero.
Zuppa Inglese
Molti si prendono la paternità di questo dolce ma, in Romagna, sono fermamente convinti che sia stato originato proprio in questo territorio. Preparate la crema pasticcera come abitudine e, cioè, mescolando 4 rossi d’uovo, 2 cucchiai di farina e 4 cucchiai di zucchero semolato e unendo al composto, mezzo litro di latte versato lentamente e già aromatizzato con la buccia intera di mezzo limone bio. Mettere tutto a bollire per 3 minuti, mescolando in continuazione. La crema al cacao ha lo stesso procedimento e gli stessi ingredienti ai quali devono essere aggiunti 4 cucchiai di cacao amaro.
In un piatto terminate la lavorazione mettendo un primo strato di pan di Spagna a fette ed irrorato con dell’alchermes sopra il quale stenderete la crema. Coprite con uno strato di pan di Spagna, questa volta irrorato con del rum sul quale stenderete la crema al cacao. Continuate ad alternare tra loro gli strati fino alla fine degli ingredienti. Lasciate riposare in frigorifero per 12 ore prima di servirlo.
Ciambella Romagnola
Risulta essere il dolce più diffuso e si differenzia dalle altre ciambelle per via della sua forma a panetto e senza alcun foro. Cosparsa della tradizionale granella di zucchero (in alcune località è sostituita dallo zucchero a velo) si consuma da sola o intinta in un vino dolce come l’Albana o la Cagnina. Si impasta mezzo chilo di farina 00 con due etti di burro liquefatto con tre uova intere, tre etti di zucchero semolato e un bicchiere di latte. Una volta ottenuto un composto consistente si aggiunge una bustina di lievito per dolci e la scorza di mezzo limone bio grattugiato. Imburrate la teglia per sistemare la ciambella che decorerete con un tuorlo sbattuto e granella di zucchero. Cuocere in forno per circa 30 minuti.