Il territorio

Il Parco Naturale del Carnè: un territorio ricco di flora e fauna

Il Parco Naturale del Carnè fa parte dell'area della vena del gesso Romagnola, inserita nel territorio amministrato dall'Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità della Romagna. L’area del parco impegna una zona collinare sulle pendici del monte Rontana composta in parte da prati estesi e in parte da un territorio ricco di boschi. Il parco è incluso in quel territorio conosciuto come la Vena del Gesso Romagnola, formatasi in età messiniana, ossia tra i 6,5 ed i 5,5 milioni di anni fa, per via di una momentanea chiusura del Mediterraneo che diede vita ad una conseguente evaporazione delle sue acque. Il paesaggio che si è formato grazie alla facile solubilità dei banchi di gesso è caratterizzato da grotte, doline, erosioni, bolle di scollamento, pozzi, inghiottitoi e risorgenti. 

La zona è geologicamente più che interessante per la presenza di erosioni a candela che sono dei solchi verticali che possono arrivare anche ad avere un metro di diametro e che furono originati dalla liquefazione del gesso oramai ricoperto da una rigogliosa vegetazione. Molti sono gli antri, le grotte e gli abissi che solo in parte sono stati esplorati e i più conosciuti (abisso Fantini, abisso Garibaldi, abisso Morning e Peroni) confluiscono tutti nel collettore principale oltre alla grotta di Rio Cavinale da dove ritornano in superficie le acque. 

Tra la rigogliosa macchia mediterranea emergono i blocchi calcarei a Lucini, così denominati per via della significativa quantità di grossi bivalvi marini che sono presenti. La natura circostante è prevalentemente formata da roverella, orniello e carpino nero mentre nei pressi del monte Rontana il rimboschimento vede piante di cipresso comune e di pino nero. Non rari gli aceri, i castagni e il cerro mentre, tra gli arbusti, la prevalenza è di maggiociondolo e di terebinto.

In un ambiente così interessante e ricco non poteva mancare una ricca varietà di fauna che include talpe, scoiattoli, volpi, faine, istrici e tassi oltre a cinghiali, cervi e caprioli: ovviamente le grotte e gli antri formano un ideale luogo per pipistrelli di varie specie e le boscose aree danno rifugio a picchi, passeri, rigogoli. Upupe e ghiandaie, insieme alla poiana, completano la ricca fauna selvatica. 

Ci sono due scelte sulle quale optare per l’ingresso al parco di cui, la più comoda, è quella dall'ingresso inferiore: dalla strada che da Brisighella porta a Riolo, poco dopo il passo Calbane imboccare a sinistra la deviazione che indica Rontana e, dopo un breve tratto prendere la deviazione che sulla destra indica il parco del Carnè. Arriverete su una strada sterrata da dove raggiungerete un piazzale dove lasciare l'auto. Imboccato una piccola strada raggiungerete il centro servizi, meeting point di partenza per l'esplorazione del parco. L’alternativa è quella di proseguire sulla strada asfaltata e dopo aver superato il monte Rontana lasciare l'auto e sulla destra prendere il percorso pedonale in discesa che porta fino al centro servizi.

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